L'effetto moiré sulle stampe serigrafiche con retino sorge ogni volta che il rapporto tra il numero di fili della tela e la lineatura del retino diventa critico; un'altra variabile è l'angolatura tra retino geometrico e orditura del tessuto.
L'utilizzo di retino non geometrico, ma stocastico, (con punti disposti in modo casuale) elimina in gran parte questo problema. Tuttavia, quando siamo costretti a utilizzare un retino geometrico, possiamo applicare la formula che segue, che dà buoni risultati.
Il rapporto tra il numero di fili del tessuto e la lineatura del retino deve essere 4,5. Questo significa che con tessuto a 100 fili/cm dobbiamo usare un retino a 100/4,5= 22 linee/cm, che corrisponde a 55 dpi (linee per pollice). L'inclinazione del retino deve essere di 61°.
Questa formula (empirica e non scientifica) dà buoni risultati perché il rapporto 4,5 non è critico. Al diminuire di questo valore le probabilità di moiré aumentano e per eliminarlo occorre provare a modificare l'inclinazione del retino stesso. L'effetto moiré si avverte ancora prima della stampa: è sufficiente appoggiare la pellicola retinata sul telaio (anche non emulsionato) e retroilluminato (appoggiato sul piano luminoso. ruotando la pellicola e misurando con un goniometro l'angolo, troveremo quello più adatto, a condizione che esista. Infatti, se il rapporto di cui sopra diventa troppo critico, avvicinandosi a 1, non esiste soluzione, a meno di non ricorrere al punto stocastico.
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